SUGGESTIONI SURREALISTICHE A TORINO

Opere nell’ambito del Surrealismo e dintorni

curata da Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna

con la collaborazione di

Stefano Morabito, esperto d’arte, e Sguazzi d’Arte di via Avigliana, Torino

Opere di artisti attivi a Torino dagli anni Sessanta

Con un intervento del critico d’arte Dott. Denis Isaia del MART di Rovereto

 

Presentazione

 

          L’atteggiamento surrealista ha avuto in Torino una lunga fase, per riflesso della cultura francese.

Si tratta più che altro di suggestioni ispirate al movimento che si fa iniziare in Francia nel 1924 ad opera di André Breton (1896-1966).  Vi furono ripensamenti e aggiustamenti sino agli anni Cinquanta, ripresi in Manifestes du Surrealisme, la cui terza e definitiva edizione risale al 1962.

La dimensione onirica e ispirata all’infanzia piena d’incanto… è …massacrata grazie allo zelo di chi ci ha ammaestrato, cioè da una cultura condizionata dal razionalismo e dall’utilitarismo positivistici.

Per Bréton (Manifesto del 1924) somma risorsa dell’individuo è la dimensione della massima libertà dello spirito. Per lo spirito, la possibilità di vagare è la contingenza del bene… Le allucinazioni, le illusioni eccetera sono fonte… di godimenti…. E’ l’atteggiamento realista… da S. Tommaso ad Anatole France, avverso a qualsiasi slancio intellettuale e morale, è fatto di mediocrità, di odio, di piatta sufficienza …

          Come già evidenziato da una grande mostra a cura della Città di Torino e di vari altri Enti negli anni ’80 e da varie mostre nel periodo successivo sino ad oggi, il Surrealismo e il movimento di Surfanta, dalle profonde radici che affondano in epoche precedenti da Bosch all’opera di Italo Cremona, ha avuto un posto di riguardo nell’ambito culturale torinese come anche l’importante presenza di artisti piemontesi alla grande mostra al MART di Rovereto dimostra.

 Di “surrealismo” come indirizzo specifico si può parlare dagli anni ’20, ma in questa occasione ci si soffermerà sul secondo dopoguerra e in particolare su un periodo che può essere compreso fra i decenni Sessanta e Ottanta soprattutto, con varie propaggini nei decenni successivi.

          In effetti più che allo specifico movimento, occorre pensare ad un atteggiamento, ad una concezione particolare della percezione e della rappresentazione del reale, che ha nella sfera onirica e quindi nel subconscio, le radici, come esplicitato da André Breton.

          E’ chiaro il riferimento culturale di fondo alla psicoanalisi e agli studi sul subconscio che si esprime nell’onirico; poeti come Apollinaire e Reverdy e artisti come De Chirico, Picasso, Arp, Klee, Mirò, Man Ray, tutti protagonisti di una mostra parigina del 1925, sono iniziale punto di riferimento.

          A Torino Italo Cremona è considerato tra gli iniziatori dell’atteggiamento surrealista, che ha conosciuto una notevole persistenza, sino ad oggi si può dire.

Il movimento di “Surfanta” si pone fra le espressioni più significative.


          

In mostra opere di trentuno di artisti: Abacuc, Albano, Alessandri, Allimandi, Assetto, Attini, Bottalico, Camerini, Clizia, Colombotto Rosso, Cremona, De Agostini, De Bonis, De Paoli, Forgione, Gomboli, Gramaglia, Jervolino, Macciotta, Minero, Molinari, Oliva, Pieri, Ponte Corvo, Proverbio, Riccardi, Schwab, Tomalino Serra, Tomaselli, Viotto, Zamuner, evidenziano varie declinazioni dell’atteggiamento surrealista torinese

  

DOCUMENTAZIONE 

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